Nei confronti del cancro, che è sopra ogni cosa e prima di tutto una tragedia umana, c’è un senso di fatalità e impotenza. Esiste una concezione comune secondo cui questa malattia sia una prova legata alla sfortuna, un attacco feroce del destino che colpisce a caso e al quale non ci si può sottrarre. In linea generale, le persone vedono il cancro come una malattia scatenata da fattori incontrollabili come la predisposizione genetica e i fattori ambientali quali l’inquinamento. Va subito chiarito che questa concezione degli elementi cancerogeni è sbagliata. È importante sottolinearlo, perché capirlo può spingerci a modificare l’approccio disfattista nei confronti della malattia che risulta essere invece strettamente legata allo stile di vita e all’alimentazine.
Per esempio, Il ruolo della genetica e dell’ereditarietà nello sviluppo del cancro è molto meno rilevante di quanto si creda. Se è vero che esistono determinati geni difettosi che aumentano il rischio di alcune forme di tumore (come i geni BRCA per il cancro al seno e all’ovaio), sono però estremamente rari e l’insieme degli studi condotti fino a oggi dimostra chiaramente che NON hanno il ruolo cruciale che viene loro attribuito. Basti pensare che solo il 15% dei gemelli identici sviluppa la stessa patologia. Se il rischio di tumore fosse dovuto ai geni trasmessi per via ereditaria, i gemelli identici, che possiedono gli stessi geni, dovrebbero essere molto più suscettibili di sviluppare la malattia di un misero 15%. Queste osservazioni e altre evidenze scientifiche invece indicano che solo una minoranza di cause del tumore è dovuta a fattori che sfuggono veramente al nostro controllo, che si tratti di ereditarietà, inquinamento ambientale o infezioni virali.
Gli studi condotti dagli enti impegnati nella lotta contro il cancro, tra cui l’American Association for Cancer Research (AACR), dimostrano che vari elementi, direttamente collegati allo stile di vita individuale, come il tabagismo, l’inattività fisica, il sovrappeso, la composizione del regime alimentare e l’abuso di alcol costituiscono la causa diretta dello sviluppo di circa il 70% dei tumori.
Se due terzi dei tumori sono provocati da fattori estranei ai nostri geni e sono piuttosto legati alle nostre abitudini quotidiane, ciò non implica forse che sia possibile evitare due casi di cancro su tre modificando lo stile di vita?
Ebbene si, ed è esattamente questa la conclusione a cui è giunta la comunità scientifica attraverso le centinaia di migliaia di studi riguardanti l’impatto delle abitudini sul rischio di essere colpiti da un tumore. Grazie a questi rigorosi studi condotti da molti enti che si occupano della lotta al cancro, come il World Cancer Research Fund, l’American Cancer Society e la Société Canadienne du Cancer, è stato possibile identificare dieci aspetti principali del nostro stile di vita che aumentano il rischio di sviluppare questa malattia, e di adottare quindi alcuni comportamenti che neutralizzano tale rischio e potrebbero anche diminuire significativamente l’incidenza del cancro nelle nostre società ( vedi tabella).
Qualche consiglio | ||
Agenti cancerogeni | Fattori di rischio | Raccomandazioni |
Tabagismo | Smettere di fumare | |
Abuso di alcol | Limitare il consumo a 2 bicchieri al giorno per gli uomini e a 1 bicchiere per le donne | |
Esposizione eccessiva ai raggi UV | Proteggere la pelle dal sole evitando l’esposizione inutile, oltre che quella a fonti artificiali di raggi UV (cabine abbronzanti) | |
Alimentazione e controllo del peso corporeo | Sedentarietà | Fare esercizio fisico per almeno 30 minuti al giorno |
Carenza di vegetali | Consumare in abbondanza una grande varietà di frutta, verdura, leguminose e alimenti a base di cereali integrali | |
Sovrappeso e obesità | Rimanere magri, con un indice di massa corporea compreso tra 21 e 23 | |
Alimentazione industriale (cibo spazzatura) | Evitare le bibite gassate e ridurre al minimo il consumo di cibi molto calorici e ricchi di zucchero e grassi | |
Eccesso di carni rosse e salumi | Diminuire il consumo di carni rosse (manzo, agnello e maiale) a circa 500 g la settimana, sostituendoli con pesce, uova o proteine vegetali. Ridurre al minimo i salumi | |
Eccesso di sale | Limitare il consumo di prodotti conservati sotto sale (per esempio il pesce), nonché i cibi molto salati | |
Assunzione di integratori alimentari | Non compensare una cattiva alimentazione facendo ricorso agli integratori: la sinergia offerta dalla combinazione di cibi è di gran lunga superiore per diminuire il rischio di cancro |
Uno degli aspetti cruciali, ben noto alla maggior parte delle persone, consiste sicuramente nel ridurre l’esposizione agli agenti cancerogeni, come il fumo di sigaretta, l’alcol e i raggi ultravioletti Ciò che sappiamo meno è fino a che punto le cattive abitudini alimentari e il sovrappeso possano a loro volta rappresentare fattori importanti di rischio. La carenza di verdura nell’alimentazione, il consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri e grassi, l’abuso di carni rosse e salumi e l’uso di troppo sale sono tutti stati associati a un accresciuto rischio di cancro, proprio come il sovrappeso e l’inattività fisica. Considerati nel complesso, si stima che l’insieme degli aspetti relativi allo stile di vita legati all’alimentazione e al peso corporeo siano responsabili all’incirca di un terzo di tutti i tumori, una percentuale altrettanto importante di quella causata dal tabacco, che pure è considerato il principale agente cancerogeno descritto ai giorni nostri (vedi figura ). Continua a seguire il blog per avere altre informazioni tra il rapporto tra cancro e alimentazione.

Fattori di rischio del cancro