Nei confronti del cancro, che è sopra ogni cosa e prima di tutto una tragedia umana, c’è un senso di fatalità e impotenza. Esiste una concezione comune secondo cui questa malattia sia una prova legata alla sfortuna, un attacco feroce del destino che colpisce a caso e al quale non ci si può sottrarre. In linea generale, le persone vedono il cancro come una malattia scatenata da fattori incontrollabili come la predisposizione genetica e i fattori ambientali quali l’inquinamento. Va subito chiarito che questa concezione degli elementi cancerogeni è sbagliata. È importante sottolinearlo, perché capirlo può spingerci a modificare l’approccio disfattista nei confronti della malattia che risulta essere invece strettamente legata allo stile di vita e all’alimentazine.Leggi tutto
Archivi mensili: Gennaio 2021
Pasta proteica e pesto di rucola
Un’accreditata alternativa alla dieta ipocalorica di stampo mediterraneo nel trattamento dell’obesità sono le diete chetogeniche ad apporto calorico molto basso (very low caloric ketogenic diet, VLCKD). Tali diete prevedono una (temporanea) forte riduzione dell’apporto di carboidrati e consentono un’importante perdita di peso, facilitata anche dalla ridotta sensazione di fame che contribuisce fortemente a rafforzare la spinta motivazionale. La pasta proteica a basso contenuto di carboidrati e a basso indice glicemico ben si presta nei protocolli alimentari VLCKD. In questa ricetta è condita con del pesto di rucola cosi da soddisfare anche la golosità.
Ecco la ricetta
Ingredienti per 4 persone
- 100 g di rucola già pulita
- 40 g di noci sgusciate
- 40 g di parmigiano reggiano grattugiato
- 1 spicchio d’aglio
- 2 cucchiaio d’olio extravergine di oliva
- 3 cucchiai di yogurt magro (senza zuccheri aggiunti),
- sale
- pepe
Procedimento
Per preparare il pesto di rucola raccogliete tutti gli ingredienti nel boccale del mixer o di un comune frullatore. Frullate a intermittenza aggiungendo olio a filo dal foro posto sul coperchio e mescolando ogni tanto. Regolatevi sui tempi in base alla consistenza desiderata: dovrete comunque ottenere una crema omogenea. Una volta pronto è possibile utilizzarlo subito per condire la pasta, diluendolo con poca acqua di cottura.
La diagnosi dell’intolleranza al lattosio: il Breath Test all’idrogeno
L’intolleranza al lattosio, presunta o reale, comporta da parte dei pazienti l’esclusione spontanea dalla dieta del latte e dei suoi derivati per evitare i disturbi gastrointestinali imputati, non sempre a ragione, all’assunzione di tali prodotti. Ciò comporta un aumentato rischio di sviluppare carenze nutrizionali. Purtroppo non è possibile capire se si è affetti da malassorbimento di lattosio sulla base dei sintomi per due ordini di motivi: il primo è rappresentato dall’estrema aspecificità della sintomatologia associata al malassorbimento. Infatti, i sintomi (Fig. 1) che compongono la sindrome da intolleranza al lattosio sono gli stessi di altre patologie, quali, ad esempio, la sindrome dell’intestino irritabile, l’intolleranza ad altri zuccheri, la celiachia (1, 2). Il secondo, invece, è costituito dalla difficoltà ad associare la sintomatologia all’assunzione di determinati cibi. Infatti, in uno studio è stato dimostrato che in un gruppo di pazienti che si ritenevano severamente intolleranti al lattosio, il malassorbimento era assente nel 30% dei casi (3).Leggi tutto
Involtini di verza con pollo e spinaci
Basta un po’ di fantasia per rendere una dieta un po’ meno monotona, per evitare di consumare i soliti petti di pollo cucinati alla piastra, con le verdure lessate. Per esempio si possono preparare degli involtini light adatti anche al protocollo di dimagrimento rapido VLCKD